4°: buona la prima per il Votafogo

Esordio vincente e convincente per il Votafogo, che bagna la "prima" assoluta in Mutropa con una vittoria più sofferta di quanto non dica il punteggio finale. Per i Rangers la manifestazione più importante di "Quelli che..." si conferma terreno avaro di soddisfazioni, anche se ai teddy bears va riconosciuto il merito di aver mantenuto aperta la gara fino ad una manciata di minuti dal fischio finale.

Un forte mal di gola mette k.o. all'ultim'ora Maverick; a nulla serve il tentativo di recuperare Sergezzi, precedentemente in lista ma ormai impegnato: va così in scena il primo "6 contro 5 alternato" di questa stagione. Il pendolo fra le due squadre sarà Gabillo, che nella prima frazione militerà tra i padroni di casa. Forti del vantaggio numerico, i Rangers hanno l'intelligenza di far girare il più possibile la sfera. Gli avversari però attendono con pazienza, difendendo con una linea a tre ed un attaccante a dar fastidio al primo portatore di palla. Complice il campo viscido, ne nasce una partita bloccata e avara di emozioni. La situazione rimane stabile fino al 20', con due pali dei Rangers ed un'occasionissima sciupata dal Votafogo da annotare sul nostro taccuino. Quando gli ospiti provano a spingere di più, vengono però premiati. Al terzo corner battuto in rapida successione, Andrea The Barman serve sul secondo palo Nick the Quick con un morbidissimo lob: Iron Man appoggia indisturbato in rete di testa da due passi, festeggiando così l'esordio stagionale. I Rangers provano a reagire, ma pagano dazio: Pablito intercetta al volo a centrocampo e serve subito in profondità sulla sinistra il Barman con un pallonetto. La palla è invitante e il Barman ha il dono di tramutarla in oro puro con un diagonale al volo da incanto che fulmina il portiere: 2-0. Avanti di due gol e col primo tempo in inferiorità numerica ormai agli sgoccioli, il Votafogo sembra aver messo la gara in discesa; ma in appena 5' i volitivi uomini di capitan Gabriele riaprono la tenzone. In una situazione di tre contro uno, il capitano scambia con Lollo e chiude in rete da due passi; poco dopo Angelo, ricevuta la sfera sulla trequarti, supera Nick the Quick con un destro da urlo sotto il "sette" lontano che strappa applausi perfino agli avversari: 2-2 e sipario calato sulla prima frazione.

Gabillo si veste del fratino e si riprende con le ostilità, con l'uomo in più ora appannaggio dei bianconeri. Come il disperato Freddy fa notare ai suoi, si gioca ad una porta sola, con gli ospiti che cingono d'assedio la porta avversaria. La mira è però disastrosa: un "errorissimo" di Nick, subito seguito da due leggerezze di Marvellous e Gianky Panky, getta il capitano del Celnick in uno stato quasi catatonico per almeno 10'. Proiettato in maniera scomposta in avanti, il Votafogo sbanda e i Rangers ne approfittano, capitalizzando una situazione di tre contro uno con Angelo. E' il 3-2 che rovescia le sorti dell'incontro: quando Pablito e il Barman (ora fra i pali) fanno notare ai compagni che con un uomo in più non si può concedere un contropiede del genere, tra le file dei bianconeri sembra suonare la sveglia. L'ultimo quarto d'ora è tutto di marca ospite: il pareggio arriva quasi subito grazie a Gianky Panky, che sottomisura corregge in rete un assist di Gabillo. Si arriva così ai 5' finali in cui gli uomini dell'assente Votava fanno loro la partita con un micidiale tris firmato Marvellous-Barman-Gianky Panky. Allo scadere si opta per un breve supplemento di tempo: Nick abbandona il campo per guadagnarsi l'agognata doccia mentre Marvellous mette il sigillo finale del 7-3. Gli ospiti chiudono così con uno scarto rotondo una partita che, fino a pochi minuti dal termine, hanno rischiato di perdere. La punizione sembra troppo pesante per l'encomiabile Rangers, che nella prossima giornata farà visita all'Angelarsenal in un autentico spareggio per rimanere in corsa per il passaggio del turno. La matricola Votafogo guarda invece con fiducia al 19 novembre, quando il match con i detentori del West Marchilla metterà in palio un pezzo importante di semifinale.