Prima cena di gruppo della stagione: la cronaca

Mentre Marvellous animava il dopo-partita continuando a recriminare per un delizioso colpo di tacco smarcante di Gabillo che attribuiva ad un mix di terga e guigne, i nostri eroi si sono trasferiti in blocco alla solita osteria “da Leo”, con le uniche eccezioni di Gianky Panky e del debilitato Lollo. Qui, in uno scenario al limite dell’apocalittico, gli otto sopravvissuti hanno messo alla prova i loro stomaci, con Marvellous e Pablito che non si sono fatti mancare nulla dagli antipasti al dolce e con Maverick che si è spazzolato due piatti di bombolotti alla norcina nell’acclamazione generale. Freddy ha gettato la spugna sulla fiorentina divisa con Pablito, mentre Miko Mako ha dispensato inviti alla privacy alla sua nemesi Marvellous, servito da Leo in persona vista la personalissima richiesta di fettuccine, taglio di pasta che Gabillo sostiene non servano nel locale dal lontano 1977. Vinicius ha potuto respirare tranquillo vista l’assenza di Nick the Quick, suo presunto dietologo personale, mentre Andrea The Barman si è goduto qualche attimo di strameritato riposo, dopo le fatiche del bar e del campo da gioco. Quando il livello di decibel prodotti dalla compagnia ha raggiunto la soglia consentita dalla legge, i simpatici astanti dei tavoli limitrofi hanno invitato con classe ad abbassare i toni. Tra fagioli con cipolla e sedano (un vero inno alla flatulenza notturna), peperonate e polpettine fritte (da Vinicius tacciate di essere castagnole), pastasciutte alla norcina o all’amatriciana, fiorentine, salsicce, spezzatini con patate e creme catalane si è arrivati così, dopo tre litri di vino rosso giustamente profetizzati ad inizio cena da Marvellous, al rito del digestivo. I più temerari hanno optato per la temibile grappa-disgorgante con uvette/nocciole/oggetti non identificati in macerazione, dalla cameriera magnanimamente lasciata sul tavolo con tanto di mestolo per mescerla a chi osasse chiedere il bis. Altri, più lungimiranti, hanno scelto l’amaro della casa, dopo che il Barman ha a sue spese scoperto che lì dell’amaro Montenegro non hanno mai sentito parlare. Al termine dell’abbuffata e delle risate, i nostri hanno sciolto il convivio poco dopo la mezzanotte, tornando sazi ed esausti alle loro dimore.