Con un golden gol del suo capitano l'Aston Marchilla vince la semifinale ed esce dall'incubo Schiappons League. All'Olympique Maverick, sfavorito dalle conte e ciononostante autore di una prova maiuscola, va l'amaro calice della finalissima di giugno.
Partenza lanciata per gli uomini di Marvellous che dopo appena 3' vanno subito in rete con Andrea The Barman, per quello che a molti sembra il "la" di un goleada. Ma così non sarà: l'Olympique gioca ragionando, con palla a terra e tutti gli uomini dietro la linea della palla. Arriva così il pareggio: Pablito da corner pesca Lollo in area che, di giustezza, beffa Fausto sul primo palo. L'Aston Marchilla si sente punto nell'orgoglio: capitan Marvellous riceve spalle alla porta, si gira lesto come la folgore e fulmina il portiere, riportando avanti i suoi. Passano appena 5' e il Barman coglie l'angolo lontano da posizione defilata: 3-1 e gara di nuovo in salita per Maverick e compagni. Ma i padroni di casa non si scoraggiano e umilmente ritessono la loro trama. Sale così in cattedra un grandissimo Piter, che nel giro di pochi minuti sigla una straordinaria doppietta. Meritevole di lode è soprattutto la rete del 3-3 in cui El Motivator, pronto al centro dell'area, batte di prima intenzione fulminando marcatore e portiere. L'Aston Marchilla, di nuovo raggiunto, si rigetta in avanti con rabbia: ad assistere in fase offensiva ci sono anche Freddy e Sergezzi. Ma è la premiata ditta Marvellous-The Barman a confezionare in dieci minuti le due reti che sembrano mettere la gara sotto naftalina. Sul 5-3, l'Olympique ha un attimo di sbandamento; non ne approfitta però Sergezzi, che fallisce due ghiotte occasioni, compreso un facile appoggio a porta vuota. Capitan Marvellous schiuma di rabbia, minacciando il Maratoneta con una vasectomia... Gli errori dei Marchillans ridanno coraggio ai padroni di casa, che dopo due tentativi senza fortuna di Pablito riaprono il match con un diagonale perfetto di Lollo, autore dell'ormai consueta doppietta. Sul 5-4 veder giocare l'Olympique è un piacere: nasce così un'azione di prima in velocità con quattro effettivi conclusa in gol da Nick the Quick, per il pareggio del 5-5. Ora le coronarie di Marvellous traballano, mentre l'Olympique inizia ad accarezzare il sogno. Pablito, tra i pali, rinvia lungo; la sfera finisce verso l'altro portiere Fausto, che però non la controlla: Maverick, appostato come un falco, la ribadisce in rete per il clamoroso sorpasso. La gioia del capitano, osannato dai suoi, esplode incontenibile. Marvellous, pallido come un cencio, viene visto alternare risa isteriche ad attimi di scoramento. Mancano però ancora 5' e per l'OM c'è da difendere il prezioso vantaggio. Sergezzi si getta in avanti e subisce la nuova ramanzina del suo capitano, timoroso di subire il 7-5 che chiuderebbe de facto i giochi. Il fortino dell'Olympique regge a i primi assalti, ma dopo un'incomprensione a centrocampo viene preso d'infilata da Marvellous, che trasforma in oro l'insperata palla gol: 6-6. Si arriva così al termine del match; gli astanti optano per un tempo supplementare di 5' con golden gol. Se la rete non dovesse arrivare, si andrà ai calci di rigore. Ma le stelle, nell'ombra, hanno già scelto. A metà supplementare un pallone viene lanciato in profondità verso la tre-quarti dell'OM. Sulla sfera si avventano Pablito e Marvellous, con il primo a frapporsi tra il pallone e il killer di Dolceacqua. Ma Pablito pecca di presunzione: invece di appoggiare al portiere Piter o di stendere il Tomcat (come avrebbe fatto, per sua stessa ammissione, Vinicius), decide di proteggere il pallone per lasciarlo sfilare. Sarebbe anche la scelta giusta, se da dietro (o dal nulla?) non comparisse il piede destro di Marvellous a colpire la sfera e ad indirizzarla in rete lemme lemme sull'angolo lontano. E' il 7-6 che chiude, drammaticamente, la partita. Per Marvellous è la fine del dramma mentre Pablito, sconsolato, annuncia un silenzio stampa espiativo di una settimana. Alla fine della giostrà però il più soddisfatto è forse Sergezzi, salvato al fotofinish dall'ira funesta del suo capitano...
3 commenti:
"LA LEGGENDA DELL'ASTON."
L'EMPIRE MORMORAVA CALMO E PLACIDO AL PASSAGGIO DEL CAPITANO NATO IL 18 MAGGIO.
L'ASTON POI MARCIAVA PER RAGGIUNGER LA FRONTIERA PER FAR CONTRO IL NEMICO UNA BARRIERA...
MUTI PASSARON QUELLA NOTTE GLI ATTACCANTI: TACERE E BISOGNAVA, E ANDARE AVANTI!
S'UDIVA INTANTO DALLE AMATE CURVE SOMMESSO E LIEVE IL MORMORIO DELL'URBE.
ERA UN PRESAGIO DOLCE E LUSINGHIERO.
"L'EMPIRE MORMORO' NON PASSA LO STRANIERO!!!!!!!
The Marvellous
rISERVATO PABLITO.
OTTIMA LA N.T.
RICORDATI IL BOLLETTINO DELLA VITTORIA.
Vado al lavoro questa sera continuo con i festeg.
The Marvellous
Sono stato fuori tutto il giorno, domani rimedierò. Intanto ti ho messo il bollettino della vittoria...
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