sabato 17 aprile 2010

30^, SL: Liverpaul a valanga in finale

Il verdetto è stato emesso: a contendere la Schiappons League al Gabillinzona sarà il Liverpaul, che nella gara di ieri sera si è fatto travolgere dai Rangers Gabriele, scucendo di fatto lo stemma dello Scolapasta dalle maglie dei detentori. Con un sensazionale ruolino di quattro sconfitte su quattro gare giocate, i reds si presenteranno così all'atto finale di maggio con i favori obbligati del pronostico.
La gara iniziava con i Rangers forti del vantaggio numerico nella prima mezz'ora e con le conte che regalavano loro il tris d'assi Barman-Freddy-Nick the Quick. Forti di ciò, i padroni di casa iniziavano a dettare il gioco passando dopo 8' con il loro capitano, lesto a chiudere in gol da due passi un assist di Maverick. Poco prima del quarto d'ora, però, Miko Mako s'infortunava atterrando a terra dopo un'elevazione: una misteriosa maledizione faceva sì che il Dasayev della Pisana si procurasse una distorsione al piede sinistro, costringendolo ad abbandonare definitivamente il rettangolo di gioco. Complice forse la sosta per i soccorsi al povero Miko Mako, il gioco riprendeva con le due squadre quasi intorpidite e per lunghi tratti si assisteva ad una vera e propria fiera dell'errore. L'impasse veniva rotta a sorpresa attorno al 25': Gabriele calciava da metà campo una palla innocente che sembrava essere preda del portiere Piter; mentre tutti si accingevano a riprendere il gioco, Piter non controllava la sfera che beffardamente carambolava nella sua porta, trasformandosi nel gol del 2-0.
Nella ripresa la musica non cambiava: mentre Angelo sosteneva a tutto campo l'azione dei suoi, i blues dilapidavano occasioni su occasioni. Se nella prima frazione gran parte del merito era di uno strepitoso Gabillo, che si esaltava tra i pali, ora le palle gol fallite dagli uomini di Gabriele assumevano i contorni del clamoroso. Poco male però per i Rangers, perché dal canto loro i reds concludevano in porta pochissimo e per giunta con una mira degna di un coscritto. Su azione di corner del Liverpaul, al 34', s'innescava un contropiede splendidamente condotto da Andrea The Barman che, trovatosi davanti Pablito in uscita disperata, lo saltava in velocità e insaccava a porta vuota: 3-0. Era la pietra tombale di una gara già segnata: da qui in avanti i Rangers avevano fra i piedi le occasioni più ghiotte, con la parziale aggravante di sprecarne la maggior parte. Il 4-0 era opera di capitan Gabriele, bravissimo a smarcarsi con un vero gioco di prestigio; era poi il turno del Barman, che con una deliziosa tripletta seminava avversari fissando lo score sul 7-0. Quando poi una conclusione di Pablito sembrava diretta verso l'angolo vincente, a sventare il pericolo ci pensava... Piter, che nel tentativo di velare la sfera la ribatteva lontano. In una selva di rimpalli senza senso e in uno spettacolo "degno della manifestazione in corso" (il che dovrebbe fare intuire il tenore da oratorio di buona parte di gara), l'ultimo quarto d'ora di gioco viveva all'insegna delle provocazioni fra Nick the Quick e Vinicius. Dopo un ignobile traversone di Iron Man, che a suo dire era per Andrea The Barman ma che non avrebbe potuto agganciare neanche un trampoliere centometrista, il buon Nick rispondeva agli sberleffi di Vinicius con una rasoiata rabbiosa che urtava il sette di destra e s'insaccava poi nell'angolo lontano. Seguiva la rete un gustoso corollario di dubbi ironici di Nick sulla rimanente vis amatoria del Baffo che piace: su tali argomenti preferiamo soprassedere stendendo il più classico dei veli pietosi. I nostri venticinque lettori di manzoniana memoria si chiederanno a questo punto se al malcapitato Liverpaul sia toccato uno scampolo di gloria. Ebbene sì, fedelissimi amici: a siglare il punto della bandiera per gli ospiti non poteva che essere Angelo, che dal limite insaccava sugli sviluppi dell'ennesimo angolo battuto dai reds. Capitan Pablito festeggiava l'eroe con grande trasporto; proprio Angelo merita, a nostro giudizio, la palma del migliore: non certo per ironia, ma indubbiamente per l'enorme sforzo profuso in ogni ruolo e la pazienza con cui ha sgobbato sacrificandosi per tutta la squadra, esattamente come un vero man of the match dovrebbe fare. Sull'8-1 finiva la tenzone; per il Liverpaul non c'era neanche il tempo di festeggiare l'obiettivo-finale centrato che si dava spazio ai festeggiamenti per il compleanno di Vinicius, con pasticcini e spumante munificamente offerti dal Bar del Pino. Il clima finale era la degna conclusione della partita; spiace solo per il povero Miko Mako, dolorante alla caviglia e probabilmente costretto a saltare la prossima gara (e si spera solo quella). Appuntamento dunque alla prossima, con la prima semifinale di Mutropa: tra poco più di un mese, invece, Liverpaul e Gabillinzona si contenderanno un posto nella storia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Nessuna maledizione...spero!!!
Purtroppo il guaio sembra più serio del previsto.
Spero solamente di poter partecipare alle relative finali.
Se vi fa piacere vi terrò informati sull'evoluzione.
Un saluto a tutti e buon divertimento.

Miko Mako

Pablito ha detto...

Attendiamo buone nuove, capitano!!

Anonimo ha detto...

Scusate ancora l'intrusione....
Visto che la scorsa partita ho giocato solo 10' minuti, non è giusto che prenda 3 punti come tutti gli altri.
Prego Pablito di far risultare il sottoscritto come se non avesse giocato.

Miko Mako.

Pablito ha detto...

Spiacente, ma non posso. Perché in passato abbiamo sempre fatto così con chi usciva prima dal campo per infortunio, applicando quello che succede anche nello sport di tutti i giorni. Hai contribuito anche tu, giocando per quella squadra; in misura magari minore, ma comunque quel risultato è anche tuo.